Nelle foreste di Saint Palais, Allogny, Vierzon, nello Cher, acquistiamo un rovere leggermente più tannico rispetto a quello dell’Allier e dalla fibra compatta. Ancora, nel Limousin, dal terreno argilloso, calcareo e piuttosto fertile, troviamo la Quercus peduncolata: grazie ad una grana grossa, lo scambio di ossigeno tra esterno e interno è maggiore, accelerando l’evaporazione e l’estrazione dei tannini. Il rovere francese, certamente, non è l’unico a possedere doti di grande qualità, ma la sua fama è strettamente legata all’arte “dello spacco” che in Francia si tramanda da anni. Qui, infatti, si ritiene che i legni più pregiati siano quelli provenienti da foreste in cui si tende ad abbattere solo esemplari molto vecchi (caratteristica che permette al tannino di ingentilirsi e maturare); in Francia, la gestione degli abbattimenti nelle foreste è strettamente regolamentata, impedendo l’abbattimento di esemplari troppo giovani o comunque mai in quantità superiori a quelle ritenute opportune.
E’ importante precisare inoltre che una delle principali differenze qualitative tra la Quercus sessilis e la peduncolata risiede non solo nelle loro intrinseche differenti qualità, ma anche nella gestione delle piante che, in altri paesi, come ad esempio in Slavonia, sono state finora abbattute anche in gioventù, pregiudicando così la possibilità di raggiungere livelli qualitativi pari agli standard francesi. Conoscere dunque le varietà di legno, le sue peculiarità, il terreno su cui cresce la pianta (l’esposizione al sole, al vento e alla pioggia) sono requisiti essenziali per un mastro bottaio e per i suoi merrandier di fiducia, che scelgono meticolosamente i legni controllando la provenienza delle piante e la loro qualità, riuscendo a fornire solide garanzie sul prodotto offerto e sulla costanza qualitativa.
CARATTERISTICHE DELLE FORESTE